JIU JITSU BRASILIANO

Il Jiu-Jitsu Brasiliano (BJJ) è un’arte marziale e sport da combattimento che si concentra sulle tecniche di grappling e di lotta a terra. Il suo principio fondamentale è che una persona più piccola e fisicamente più debole può difendersi con successo contro un assalitore più grande e più forte portando lo scontro al suolo. Qui, utilizzando appropriate tecniche come leve, chiavi articolari e strangolamenti, può neutralizzare efficacemente l’avversario.

Il BJJ nacque in Brasile nei primi anni del XX secolo, grazie all’arrivo del console giapponese Mitsuyo Maeda, uno dei cinque maggiori esperti nella lotta a terra del jiujitsu (ne waza). Maeda fu inviato da Jigoro Kano, il fondatore del Kodokan judo, per dimostrare e diffondere l’arte nel mondo. La famiglia Gracie, in particolare Hélio Gracie, adattò e perfezionò queste tecniche, sviluppando ciò che oggi conosciamo come Jiu-Jitsu Brasiliano.

Hélio Gracie partecipò a numerose competizioni basate sulla sottomissione, spesso uscendone vincitore. La famiglia Gracie continuò a sviluppare il sistema attraverso il XX secolo, spesso combattendo in scontri a contatto pieno nei tornei Vale Tudo, precursori delle odierne arti marziali miste. Durante questi anni, venne incrementata la focalizzazione sul combattimento al suolo e vennero raffinate le tecniche, creando un’arte marziale altamente efficace.

• Controllo posizionale
• Sottomissioni (leve articolari e strangolamenti)
• Efficienza energetica e tecnica su forza bruta
• Adattabilità e problem-solving in tempo reale
• Superamento di svantaggi fisici attraverso la tecnica